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LA STORIA VERA DEI DEBITI FUORI BILANCIO......
In quest’ultima estate, l’attuale Amministrazione sorretta dal Sig. Sindaco “Avv. Milioto”, in un incontro pubblico con gli Emigrati, svoltosi presso il Palazzo Municipale, ha affermato che ha ereditato dal Sindaco e dall’Amministrazione precedente, “DEBITI e DEFICIT”, ab-enormi che non gli consentono, di amministrare, di realizzare le piccole manutenzioni ordinarie, le manifestazioni estive e tutte quelle piccole e normalissime programmazioni che, finora, hanno provocato gravi disfunzioni e disservizi ai Cittadini. A dire il vero, tale misera giustificazione, non veritiera, non mi lascia perplesso, ma anzi avvalora fortemente una mia tesi, ovvero quella di quanti credevano che in questi anni sia stato facile “gestire” il nostro Comune. Certo, non è stato facile per chi vi scrive, dal punto di vista finanziario, con uno Stato che annualmente “ha preso e non ha dato”, una Regione Siciliana che ha fatto di peggio e che ha ridotto al lastrico tutti i Comuni, ma non per questo ci siamo lamentati, come non ci siamo lamentati e sparso chiacchiere al vento quando in questi anni abbiamo “pagato” lo scotto di tantissimi debiti che “altri amici amministratori” avevano lasciato, ma tutto questo non ci ha fermati, abbiamo lavorato umilmente ed i risultati sono venuti e sono sotto gli occhi di tutti, un paese cambiato, decoroso, pulito, prima di questa nuova gestione. Essere Sindaco in un piccolo paese come Santa Elisabetta, vuol dire sacrificio, dedizione, capacità di risoluzione dei problemi quotidiani che, per esperienza acquisita, non hanno sempre bisogno di “copertura finanziaria”, ma “copertura” di “buon senso e capacita’ minime di gestione” e, mi dispiace dirlo, avvalorano ancor di più la tesi ormai comune a tutti i cittadini, di un’attuale gestione amministrativa, a dir poco “pasticciona”, che denota una scarsa conoscenza dei problemi dei cittadini e del territorio, mentre al contrario, l’attuale alleanza politica con i suoi bravissimi “attori da primo piano”, stanno dando dimostrazione di possedere grandi doti nell’amministrare la “bugia” e la “denigrazione” del lavoro svolto e dove per la prima volta nella storia di Santa Elisabetta, in maniera onesta ed al servizio di tutti i Cittadini e vorrei ripetermi, di tutti i Cittadini compresi in nostri compaesani residenti all’estero che, come mai prima, sono stati al centro della mia personale attenzione e delle Amministrazioni da me sorrette nei nove anni di mandato. Certo la nuova Amministrazione, più che dei “debiti” che, a dir loro, avrei “lasciato” e che non gli consentono di poter fare qualcosa per loro per mia colpa, avrebbe dovuto ai nostri emigrati, altre “cosette” ben più “reali” e realizzate molto puntualmente dalla nuova amministrazione, ma che sono tenute ben nascoste agli occhi di una cittadinanza ormai rassegnata a far trascorrere gli anni di mandato che restano, ma il tempo, dice un vecchio detto, è “galantuomo” e la gente di Santa Elisabetta ha dimostrato negli anni passati di essere “buon giudice” sull’operato dei suoi amministratori. In ogni caso, si sà e ciò mi dà tranquillità sulla correttezza del mio operato, che le “bugie” hanno le gambe corte e quando asserito và, come tutti i fatti amministrativi, “documentato” con atti ed esistono tantissimi mezzi per rappresentare la veridicità delle proprie tesi, più di tutti, il confronto, “peer to peer”, come direbbero gli inglesi, tra il “vecchio Sindaco” ed il “nuovo Sindaco”, senza nessun “intermediario”, in cui “spiegare” con “atti” alla mano, le proprie ragioni, le reali posizioni “debitorie” del comune” e se siano fondate, le cause che le abbiano prodotte, le responsabilità eventuali e quali sono, eventualmente, gli “ex-amministratori” o “dirigenti e funzionari” che le hanno abbiano eventualmente causate. Di contro credo che i Cittadini di Santa Elisabetta, dovrebbero essere “informati”, dal loro Sindaco, dei “reali motivi” che impediscono l’attuale Amministrazione a garantire le pur minime condizioni di funzionalità (perché ci accontenteremmo almeno di questo….) dei servizi e del generale degrado economico e sociale di un paese ormai ritornato al completo “anonimato” ed al di fuori della programmazione Regionale e Provinciale. La verità dei fatti che mi pare giusto portarla a conoscenza della cittadinanza, quale problema politico (e non personale….), la si può sintetizzare brevemente. La vera motivazione delle grave difficoltà economica che stà attraversando il nostro paese è unica e sola ed è causata principalmente, dal pagamento delle nuove “Indennità di Carica” dettate dalla L.R. 30/2000, che stabilisce i “nuovi importi” dovuti al Sindaco, agli Assessori, al Presidente ed al Vice Presidente del Consiglio Comunale, oneri dovuti, ma che risultano “sopportabili” dai piccoli comuni, solo con il “sacrificio” e con il “taglio” dei servizi, delle manutenzioni, dell’assistenza sociale, dei servizi scolastici e con l’annullamento totale di ogni, anche se pur piccola, programmazione di opere pubbliche a sostegno della piccola impresa, tutto questo naturalmente, avallato dal consenso del Sindaco e dell’Amministrazione. Chiarisco che non sono contrario a che il Sindaco e agli altri amministratori percepiscano quando dovuto, ma voglio però che il Sindaco, senza alcuna paura o sotterfugio e senza nascondersi dietro la fatidica frase “non ci sono i soldi”, deviando così le proprie responsabilità sui fatti, direbbe ai suoi Cittadini solo la verità ovvero: “non ci sono i soldi per garantire i servizi essenziali, le manutenzioni, l’assistenza sociale, la realizzazione di maggiori servizi, perché abbiamo deciso (o, ho deciso….), di trasferire i fondi destinati a tali fini, per pagarci le indennità dovute dalla legge (anche se e per verità, lascia ampi margini facoltativi in diminuzione….), al Sindaco, ai tre Assessori a tempo pieno e due a tempo parziale, al Presidente ed al Vice Presidente del Consiglio Comunale”. Dal punto di vista politico invece, e aspramente criticabile in quando questo Sindaco e gli attuali amministratori, su questo ne hanno fondato le loro fortune elettorali, quindi condannabile anche sotto il profilo etico e dell’inganno elettorale. Ricordo ancora lucidamente, quando in campagna elettorale e nelle case dei Cittadini Sabbettesi, con suoi “porta acqua” d’occasione, criticava i vecchi Assessori e Presidente e Vice del C.C. perché si erano “liquidate” le somme arretrate, relative a circa un anno di mandato, mentre di contro, prometteva che “Loro”, se eletti avrebbero rinunciato a tali somme. In effetti per il primo anno non li hanno percepiti, ma haimè, nel bilancio 2003, si sono auto-liquidate le somme fino all’ultimo cents, mantenendo, all’incontrario, l’unica promessa tra le “tante promesse” fatte e non mantenute. A questo punto e dopo aver letto queste righe, credo vi sia venuta una certa curiosità in merito ai conti, bene, non sono stato molto forte in matematica, ma per farvi un quadro chiaro di quando si spende attualmente al Comune di Santa Elisabetta per il pagamento delle indennità agli amministratori (ripeto, non sono contrario, la legge lo consente…., voglio solo che si dica la verità in merito e per far comprendere ai Cittadini il perché “mancano” i soldi):
Caselle Gialle: Importi Amministrazione Precedente. Caselle Grigie: Importi Amministrazione Attuale.
Spero di essere stato chiaro, avete visto dove sono i soldi? Ora sta a voi fare le dovute considerazioni, ora sapete realmente come stanno le cose e quando i nuovi amministratori vi diranno: “non abbiamo soldi…..”, siete in grado di dire la vostra, ma soprattutto, avrete scoperto l’inganno elettorale…..”. Naturalmente penserete ai miei Assessori, che si sono presi gli “arretrati”, direte che sono “tutti uguali”, scusatemi, ma non è così. Innanzitutto vi invito a fare due considerazioni: 1. che negli anni precedenti, i miei Assessori percepivano un gettone di presenza di neanche £. 15.000 nette, a scanso di gravosissime responsabilità amministrative; 2. che in ogni caso era un loro Diritto (in premessa, ho detto che non sono contrario a quando previsto dalla legge…., a me interessa far conoscere i fatti e le falsità dette in merito a “debiti” in genere e “cause” che impediscono l’agire dell’attuale amministrazione comunale), ed il Sindaco, non poteva opporsi ad una legittima richiesta legge, un’eventuale rinuncia poteva essere effettuata e comunicata solo dagli aventi diritto, lascio a Voi che leggete, ogni riflessione o giudizio in merito, ma che io, in quel frangente ed alla fine del mandato, non condanno. In merito alle voci di somme arretrate da me percepite a fine mandato, con estrema sincerità voglio comunicarvi il mio “estratto conto”:
Vorrei concludere questa breve riflessione sui fatti politici del mio paese che amo, senza alcun tono polemico, anzi con un messaggio di augurio al mio successore ed un saggio consiglio: che abbandoni le chiacchiere e si concentri di più sui problemi del popolo Sabbettese e si allontani dai tanti falsi “Consigliori” di vecchio stampo, cui si è attorniato e che di sicuro non lavorano, ne per il suo bene, ne per il bene della comunità. Gaetano Catalano (Ex-Sindaco di Santa Elisabetta (AG)
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